Cherubini

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    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=73146069&st=45

    A inizio thread e' stato detto che l'espressione "faccia a faccia" puo' essere intesa nel senso di "uno davanti all'altro" quindi non fornisce indizi per capire come fossero fatti.
    Stessa cosa per il discorso delle ali, si puo' anche dire "le ali di un edificio"

    io pero vorrei aggiungere qualche riflessione (da puro lettore del testo).
    Se consideriamo i vari punti della bibbia dove vengono menzionati i cherubini ci accorgiamo che i cherubini qualche volta sono fabbricati dall'uomo e qualche volta compaiono nelle visioni dei profeti.
    Bisognerebbe provare a spiegare come mai un oggetto meccanico con funzione di protezione per ricorra cosi insistentemente in visione.
    Un'altra cosa che possiamo osservare e che quando questi cherubini vengono costruiti dall'uomo sembra che sono piazzati in un posto e rimangono li.
    I cherubini menzionati nelle visioni invece sono tutt'altro che immobili!
    Hanno le ali come quelli che costruisce l'uomo, ma si muovono si possono cavalcare e volano!
    Da questo, mi sembra che sia facile dedurre, che i "cherubini" costruiti in legno o oro, siano una riproduzione (ovviamente inanimata) di qualcosa che la mente dell'artigiano immagina come creatura animata.
    Ditemi per favore se sto facendo ragionamenti senza senso.
    E questo il parere che vi chiedo.


    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 18/3/2020, 16:19) 
    La tua è una riflessione da puro lettore delle traduzioni, non del testo, che è cosa fondamentalmente diversa.

    Scusa spiegami cosa ho detto che un lettore del testo originale non avrebbe potuto dire.
    Che nel Tanach si parla di cherubini sia come manufatti sia come di qualcosa che appare in visione?
    Che in entrambi in casi si parla di ali?
    Il fatto che ho domandato se c'e' una relazione tra i primi e i secondi?
    Spiegami quale e' il mio errore e cosa centra la traduzione con tutto cio.

    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 18/3/2020, 16:19) 
    Il termine keruv ha molti significati e non è sempre la stessa cosa. Alcune volte ha il senso di "cavalcato", come inversione delle sue lettere (keruv-rakuv),

    Spiegami questa cosa qui.
    Quando cerchiamo il significato di un termine in ebraico siamo autorizzati a invertire due cononanti e quello che viene fuori diventa un possibile significato?

    Edited by Maurizio 1 - 20/3/2020, 11:51
     
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    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 19/3/2020, 09:28) 
    Te lo spiego subito. La lingua ebraica ha una struttura con locuzioni e sintemi. Anche nella lingua italiana vi sono molte locuzioni e sintemi anche se non ha una struttura fondata su ciò. Non tutte le volte che leggi di ali si tratta di ali di uccello. Abbiamo le ali di aereo, le ali di mulino, ma anche i giocatori di calcio sono ali, ala destra, ala sinistra. Quindi ala non sempre si riferisce ad un uccello. Analogamente il termine piede. In Italiano abbiamo piede di porco e piede di capra, che sono attrezzi di metallo. Anche molti parti meccaniche e oggetti di uso comune hanno nomi derivati da parti di corpi animali e vegetali, come uovo, cipolla, testa, orecchio ecc. ecc.
    Il termine keruv è molto generico. proveremo a spiegarlo meglio, con l'aiuto di altri però, non da sola.

    Spiegami anche questa cosa qui.
    Quando cerchiamo il significato di un termine in ebraico siamo autorizzati a invertire due cononanti e quello che viene fuori diventa un possibile significato?
    CITAZIONE
    Si, spesso si.


    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 19/3/2020, 09:28) 
    Te lo spiego subito. La lingua ebraica ha una struttura con locuzioni e sintemi. Anche nella lingua italiana vi sono molte locuzioni e sintemi anche se non ha una struttura fondata su ciò. Non tutte le volte che leggi di ali si tratta di ali di uccello.

    E qui sono costretto a interromperti subito.
    Io non ho detto che si tratta di ali di uccello.
    Sono molto attento alle parole che uso.
    Ho semplicemente detto che i cherubini fatti fare da Mose' e Salomone sono provvisti di qualcosa che si chiama "ali" cosi come ne sono provvisti i cherubini che Ezechiele vede in visione.
    Inoltre i cherubini fatti fare da Mose e Salomone sono provvisti di qualcosa che si chiama "facce" cosi' come ne sono provvisti i cherubini che Ezechiele vede in visione.
    Questa semplice costatazione credo che mi permetta di fare questa domanda:
    Come e' possibile che due cose che vengono identificate con lo stesso termine , e per giunta descritte nella stessa maniera non abbiano nulla a che vedere l'una con l'altra?

    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 19/3/2020, 11:19) 
    Stai delirando. le ali delle raffigurazioni angeliche sono ali di uccello. Nella Torah non sono ali fisiche, sono aree di controllo. Il termine Keruv li non indica una raffigurazione, se no sarebbero state usate parole come dmut, tavnit, mar'e. Come appunto lo sono anche nei sogni. Nella traduzione i keruvim hanno facce, nel testo ebraico sono espressioni idiomatiche. Vedi panim el panim (tradotto con "faccia a faccia") del laoro di Abramo, Antropomorfismi biblici.
     
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    Abbi pazienza Lea perche' continui a attribuirmi cose che non ho scritto?
    Ho forse in qualche punto menzionato angeli o uccelli?
    Ma adesso faro di piu' : evitero di usare anche i termini italiani "ala" e "faccia"
    Vediamo se alla fine potro ottenere una risposta alla mia domanda.
    Si puo' condensare tutto in tre righe:


    Ho semplicemente rilevato che ci sono due termini ebraici (kanaph e panim) nella descrizione dei cherubini che troviamo sia quando si parla dei cherubini fabbricati per l'arca sia quando si parla dei cherubini delle visioni di Ezechiele.
    E' una coincidenza o c'e una qualche relazione tra i primi e i secondi?

    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 19/3/2020, 14:50) 
    Ti ho già risposto indicandoti il lavor di Abramo che tratta abbastanza dettagliatamente i termini canaf e panim. Ma vedo che non l'hai fatto a giudicare da questa ulteriore domanda.
    In ebraico se cerchi tutte le ricorrenze di panim ne troverai a migliaia, ma non così nelle corrispondenti traduzioni, che ve ne sono solo qualche centinaio. Questo termine dipende dal contesto e dalle modali legate. Può significare: davanti, dentro, oriente, di fronte, dato che, perché, sospetto, fronte della battaglia. Quest'ultimo è il senso di pnei ish el achiv, letteralmente panim di individuo verso suo fratello, che non dice nulla se non si conosce la locuzione. Dice anche pnei hakeruvim el hakapporet, cioè la superficie di protezione è per il coperchio della cassaforte. Quindi i keruvim colpiscono chiunque si trova in questa area. L'area in cui si trova l'aron. Chi si trova entro i confini di questo campo d'azione verrà fulminato.

    In quanto al termine canaf anche questo ha vari significati, fra cui anche angolo, lembo del mantello, luogo dei genitali, punti cardinali, estensione superficiale e lato. Nel nostro caso è usato il verbo sacach che esclude il senso di ala propriamente detta poiché presuppone la trasparenza. Il testo dice socechim becanfehem, cioè sommariamente i le ali dei keruvim coprono la superficie per proteggerla, ma sono trasparenti. Stessa cosa per la cortina del santissimo, che è anche detta Keruvim.

    Per capire meglio queste dinamiche linguistiche si può citare il termine italiano area, in relazione con ara, arare e aratro perché la stessa relazione intercorre anche in ebraico e aramaico con termini della stessa radice di keruv. In aramaico terra è ar'à, in italiano ara è una unità di misura della superficie. L'aratro serve per arare il terreno. L'atto dell'arare infrange la terra, l'area, con il movimento. Quindi abbiamo stabilità, movimento e lotta. Qualcuno che ha studiato linguistica generale potrebbe spiegarti meglio queste relazioni linguistiche.


    Se avessi voluto rispondermi veramente mi avresti fornito gia' da un pezzo quelle due sole lettere che mi servivano,
    un SI o un NO.
    Comunque se devo intuire come stanno le cose con cio' che mi hai fornito al posto di un SI o un NO mi pare di capire che i cherubini di Mose non hanno niente a che fare con i Cherubini di Ezechiele ma per pura combinazione capita che i pochi termini ebraici usati per descriverli siano gli stessi in entrambi i casi (Panim e kanaf).
    Io non metto in dubbio che questi due termini possano avere uno spettro di significati molto estesi.
    Ma questo non toglie nulla alla particolarita' del fatto che un utilizzo contemporaneo di questi due termini nella bibbia lo troviamo solo per il cherubino.
    Tale particolarita' a me sembra voler indicare un univocita del significato di quesio termine (almeno quando e' accompagnato dai suddetti due attributi)
    Tramite questi due attributi e' un po' come se per il cherubino la bibbia fornisce un micro-contesto riservato solo a una determinata realta'.

    Solo da questo io non arrivo a ricavare qualcosa che mi permette di stabilire cosa fosse il Cherubino.
    E per questo posso sempre attendere che me lo diciate voi.
    Tuttavia mi permette di pensare che quello che aveva nella testa Mose prima di procedere a realizzare il cherubino era la stessa cosa che ha visto in visione Ezechiele.
     
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    (Il motivo per cui ricopio alcune cose che ho detto in qualche altro forum e' semplice.
    Ogni tanto mi vedo cancellati i miei interventi e mi scoccia perdere cose che ho dovuto pensare per scriverle.)
     
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    Ciao Lea.
    Come mai questo signore non e' mai d'accordo con quello che dici tu?






    Edited by Maurizio 1 - 21/3/2020, 13:26
     
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    Sono stato moderato e accusato di volere delegittimare l'altrui pensiero.
    Vorrei spiegare una cosa.
    L'unica cosa che effettivamente vorrei delegittimare e' un pregiudizio nei miei confronti.
    Molte spesso in relazione a una mia riflessione o domanda mi vedo incalzare con questa asserzione.
    "La tua non e'altro che la riflessione o la domanda che puo' fare un lettore di traduzioni"

    I video che postato prima dimostrano il contrario perche' quello che ho detto nel thread ha una corrispondenza in quello che dicono i tre rabbini.
    E' questa e' una cosa che penso di avere il diritto di metterla in evidenza.

    Tutto qui.
     
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    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 21/3/2020, 22:35) 
    Maurizio che sono tutti questi video di rabbini? Spiegami quale contributo danno queste concezione religiosi nel nostro forum?
    Se i keruvim fossero davvero delle immagini scolpite ne avrebbe sicuramente parlato il trattato avodah zarah, culto straniero, che tratta dell'idolatria. Una citazione di questo trattato l'abbiamo trattata nella discussione sulla sfericità della terra dove i maestri si chiedono quali statue sono permesse e quali sono proibite parlando ampiamente di statue ornamentali permesse, ma nessun riferimento ai keruvim.

    Vedi Lea, la questione dell'interpretazione connessa o meno a concezione religiosa e' un argomento per me interessantissimo da discutere pero' per adesso e meglio che me ne astengo.
    NON VOGLIO CHE NELLA TUA PROSSIMA RISPOSTA MI PARLI DEL PERCHE HAI RAGIONE TU RISPETTO A LORO
    Anche perche io non diro' nulla adesso che tocca il tema di chi ha ragione o meno.

    Ho bisogno prima di chiederti un altra cosa.
    Tu sei una persona intelligente e preparata per cui penso che non e' grazie a me che apprendi adesso che ci sono dei rabbini che sostengono quelle tesi.
    Credo che lo sapevi anche prima. Anzi ne sono sicuro.
    Quelle persone li, indipendentemente da cosa credono, hanno una conoscenza del Tanach, della tradizione ma soprattutto della lingua ebraica inimaginabile per me. Perche ci hanno passato tutta la vita dentro.
    Tu mi puoi incitare anche solo a studiare l'ebraico ma io nemmeno in sogno posso sperare di arrivare a un tale livello di preparazione.

    Ma allora perche' mi dici di studiare l'ebraico pur sapendo che commenti analoghi ai miei esistono gia' all'interno dell'ebraismo?
    Perche etichetti con disprezzo alcune cose che io dico come COMMENTI DI CHI LEGGE LE TRADUZIONI quando tu stessa in realta' sai che sono anche posizioni di che le traduzioni non le calcola nemmeno di striscio?

    E questo che vorrei sapere.
     
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    CITAZIONE (Lea Sgarbi @ 22/3/2020, 06:18) 
    Non ho disprezzato nulla, smettila con queste continue lamentele. E' ovvio che ogni volta ti si deve far notare che il tuo approccio è di chi legge le traduzioni perché tu fai riferimento solo a quelle e vuoi solo confutare quello che ti si dice invece di chiedere consulenza. Io non sono interessata ad un dibattito con te, ma se vuoi scrivi a questi rabbini e invitali qui a spiegare che i kerubini erano sculture perché ti assicuro che non è scritto da nessuna parte. Se lo farai scoprirai che le loro idee religiose provengono da un'influenza cristiana come nelle traduzioni e non dal testo ebraico. Comincia chiedendo loro come mai nel trattato 'Avodah Zarah non si parla di keruvim.

    A me pare invece che ti da tanto fastidio concepire i kerubini come viene spiegato qui a CE.
    Non mi pare che tu stia facendo degli studi perché vedo che sono anni che scrivi in questo forum ripetendo sempre le stesse domande. In tutti questi anni avresti potuto imparare l'ebraico e comprarti dei libri per trattare l'argomento da un punto di vista scientifico invece di cadere così in basso alle omelie religiose dei rabbini. Perché ti rivolgi a noi qui ancora non l'ho capito. Se non hai fiducia in quello che ti si dice qui chiedi altrove.

    Fine della discussione.
    Mi hanno azzittito.
    I rabbini che ho citato stavano soltanto dicendo che gli antichi israeliti avevano posizionato sull'arca una scultura e hanno provato a spiegare cosa rappresentasse.
    Che terribile omelia religiosa!!

    IL SITO CONSULENZA EBRAICA BANNA UN UTENTE PERCHE' FA NOTARE CHE NON TUTTI NELL'EBRAISMO CREDONO CHE I CHERUBINI ERANO MACCHINE

    Edited by Maurizio 1 - 23/3/2020, 07:44
     
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    Con l'autorizzazione di Lea Sgarbi riporto anche cio' che ci siamo detti tramite messaggistica privata in relazione a questo argomento:

    Maurizio:

    Tu dici che non ti piacciono gli approcci religiosi a un testo.
    Riflettendo su questa cosa a me viene subito da pensare che l'unico modo per approciare un testo in una maniera non religiosa e leggerlo con la naturalezza con cui leggersti qualsiasi altro libro che l'umanita' ha scritto.
    Senza considerarlo superiore, sacro,o completamente su un altro piano rispetto agli altri libri antichi.
    Chi non riesce a considerarlo un libro normale alla fine finisce per sostenere il principio dell'inerranza biblica.
    A conti fatti pero tra noi due chi sembra sostenere la tesi dell'inerranza biblica sei tu.

    Lea:

    Sei fuoristrada, sono totalmente antireligiosa. Il Testo ebraico non è sacro, è solo un libro antico scritto in una lingua ancora viva di un popolo che ancora vive. Questo solo fa la differenza e niente di più.
    Ti sbagli alla grande, ho detto tante volte che sbaglia, ci sono molti errori. Solo che questi errori non sono quelli normalmente conosciuti perché il mondo accademico per gli studi biblici è fortemente influenzato dalle traduzioni e dalla teoria delle fonti. Hanno degli schemi già prestabiliti da seguire ignorando la tradizione ebraica. Tu per esempio non sapevi che Nachash Bariach è il nome ebraico della Via Lattea. Sono curiosa di sapere quanta letteratura troverai su questo, forse niente. Le parole ebraiche del Tanach li usiamo ancora oggi in un modo o in un altro, la lingua ebraica non ha subito molta evoluzione ed è un buon punto di riferimento per uno studio più approfondito. Non solo il Tanach è unico nel suo genere, ma anche la lingua ebraica. Ci sono ancora ignoranti che fanno distinzione fra ebraico biblico ed ebraico moderno e questo avviene anche nelle nostre università in Israele. Qualcuno ancora per mostrare la differenza usa esempi della forma verbale del wav inversivo, ma questa è una forma poetica, il inguaggio della prosa è sempre quello della Mishnah.
    Io Sono appassionatissima del Tanach è questo che hai notato e sono molto orgogliosa di essere ebrea.
    Stammi bene e buona quarantena.

    Maurizio

    Lo scopo di quel titolo del mio forum e' quello di concentrarsi su quel libro o su quella raccolta di libri, raccogliendo le opinioni di tutti e confrontandoci, indipendentemente dal fatto che uno sia ' credente o meno e a che nazionalita' appartenga.
    Il fatto che uso il termine bibbia e' perche' e' quello piu' convenzionalmente accettato.
    Chiunque puo' parlare anche di altra letteratura se ritiene che possa essere di supporto alla comprensione del testo biblico.
    Io per esempio prediligo il libro di Enoch e il libro dei giubilei perche li ritengo un po piu' vicini all'epoca della stesura della bibbia.
    Un altra persona ad ,esempio te, puo' citatre il Talmud o altra letteratura, l'unica raccomandazione sarebbe che se usi dei termini ebraici li spieghi e non dai per scontato che il potenziale lettore debba sapere cosa significa.

    Lea Sgarbi

    Senti io ci posso provare, ma il problema sarà sempre la differenza del metodo di analisi testuale, che non è ben compreso ne nelle comunità cristiane che ritengono la Bibbia un testo sacro e nemmeno negli ambienti accademici ancorati alla teoria delle fonti. Comprendi che per me il testo ebraico è molto diverso da quello delle traduzioni. Intendo dire contenuti testuali diversi, altri racconti. Non l'hai capito in 5 anni di forum CE e pensi che potremmo continuare ancora su questa linea? Basta che poi non ti lamenti dicendo che ti odio e sono ingiusta con te perché segui le traduzioni. Dovrai essere tu questa volta a venirmi incontro e impedire che gli altri invadano il mio campo. Il problema è che non sono in grado di dibattere con chi non conosce la lingua del testo che andiamo ad esaminare. Facciamo così, trova un altro utente in grado di leggere bene l'ebraico e vengo a darti una mano. OK?
    Ma se la tua intenzione è solo quella di esaminare la Bibbia così come conosciuta nelle traduzioni allora io non sono adatta a questo, capiscimi. Il libro di Enoch non è un'opera ebraica e nemmeno il libro dei giubilei, stando alle ultime ricerche di Efron.

    Maurizio

    io sono sempre disposto ad ascoltare un tipo di traduzione che con mente aperta non si prefigge di arrivare a uno scopo gia prestabilito in principio.
    Io vorrei valorizzare quello che lo scrittore voleva comunicare e ha affidato alla scrittura perche rimanesse dopo di lui.
    Mi fa paura sono sincero, l'approccio di un esegeta, che pensa che la sua missione, e strapazzare il testo per far venire fuori piu' significati possibili, solo per operazione fine a se stessa. Anche l'utilizzo estremo degli spazi vuoti per inserire qualcosa che inverte il senso di partenza mi fa un po' paura.
    Nella letteratura ebraica ci sono esempi terribili di questo.
    Ad esempio quel rabbino che disse che Esau e Giacobbe nel loro incontro finale piangono entrambi ma non per commozione.
    Esau tenta di mordere al collo Giacobbe, Dio rende duro il collo a Giacobbe, allora Esau piange perche si rompe dei denti e Giacobbe piange perche gli rimane il collo duro.
    A questi livelli di non rispetto per il testo da interpretare, di non rispetto per colui che lo ha scritto, di non rispetto per coloro che nel corso dei secoli hanno perso la vista a ricopiarlo per non farlo deperire, sono sincero, un pochino mi innervosisco.

    Lea

    Ciao maurizio.
    Quelle non sono interpretazioni. Sono insegnamenti orali che usano il testo scritto per facilitare la memorizzazione. Le interpretazioni sono invece le traduzioni, perciò io mi asterrò dal tradurre perché tradurre è come convertire il testo in un altro. Le traduzioni della Bibbia sono tutte errate perché devono adattarsi alla religione e la religione è l'oppio dei popoli. Vedi Maurizio, gli ebrei non traducno, leggono e basta. ognuno è libero di interpretare come vuole, ma non deve dire di aver letto una cosa che non è scritta, come nel caso dei keruvim. Non sono raffigurazioni, se lo fossero state, si sarebbe alzata una nuvola di polvere talmudica interminabile e questa invece manca in tutta la letteratura ebraica. Possibile che non se ne siano accorti ne gli ebrei, ne i filistei ne i romani di queste due statue di angeli? Possibile che in tutto il talmud nessuno abbia mai parlato del problemi di due statue nel luogo di adorazione quando tutta la letteratura halachika lo proibisce?
    Io non traduco nulla perché se lo facessi imporrei dei limiti al testo. La tua paura è infondata. Il testo è polivalente, cioè leggi informazioni aggiuntive positive non cose contrastanti. Alcune di queste cose le ha fatto notare Abramo di CE tanti anni fa e ci ha anche scritto un libro voluminoso su questo argomento.

    Ciao, alla prossima

    Maurizio

    Perche' dici che i romani se ne dovevano accorgere?
    Quelle raffigurazioni eventualmente si trovavano nel primo tempio non nel secondo.
    E perche dici i Filistei? cosa centrano? solo perche' il testo dice che avevano rubato l'arca?

    Lea

    Evidentemente ignori totalmente questa problematica. Le "raffigurazioni" non erano solo nell'aron, ma anche sui muri, da entrambi i lati e sulla cortina, detta Parochet. Quest'ultima, secondo testimoni oculari riportati nel Talmud, si trova in Vaticano. E' chiaro per me, che li (nel caso della parochet) il termine Keruvim è un avverbio. C'è chi dice che in Vaticano ci sta anche l'Aron, portato dopo dai crociati. Ce n'è un altro in Etiopia. Secondo la tradizione Salomone fece costruire varie copie dell'Aron.
    Tu, non essendo ebreo; cioè non avendo frequentato la scuola ebraica sin da piccolo, non puoi sapere l'entità del problema halachiko di tenere immagini in direzione dell'adorazione nel Santuario. Evidentemente nemmeno quei rabbini del video mi dirai. Il talmud cita il testimone e le sue parole, ma non dice di aver visto raffigurazioni di angeli, che sono le cose più evidenti. E' riportato che i romani avrebbero visto qualcosa che li ha molto sorpresi nella parochet, ma non parlono di raffigurazioni. La religione ebraica era concepita come lo è l'ateismo oggi, non ammettendo l'uso di immagini scolpite. Se avessero visto immagini avrebbero espresso il loro stupore e il loro parere contrastante.
    Vedi anche il fatto che l'aron è descritto come una cassaforte e non come un trono, ha dato filo da torcere a tutti i ricercatori. Anche il fatto stesso che una legge venga chiusa in una cassaforte invece di essere mostrata al popolo. Dunque i filistei, se avessero visto i keruvim, avrebbero detto che Dagon, decritto come una statua, si prosta ai keruvim. Nel senso che il racconto avrebbe usato altri termini raccontando lo stupore e il terrore dei nemici filistei.
    Questo dal punto di vista logico.
    Ora che dire dal punto di vista liguistico e narrativo, che è il più importante? Niente, non è scritto nel testo che i keruvim sono due raffigurazioni. Quelle di Ezechiele sono sogni, come tutti i sogni e il termine keruv si addice alle creature fantastiche dei sogni, specialmente se si cavalcano per metatesi come nel salmo: wairkhav 'al keruv, che una chiara metatesi, infatti li si parla di cavalli. karav sta per rakav, cosa abbastanza nota e comune nel testo del tanach.

    Maurizio

    E' un vero peccato continuare la discussione cosi.
    Se mi dessi l'autorizzazione a copiare qualcosa di quello che hai scritto mi piacerebbe continuare nel forum.
    Come stiamo andando avanti ora so che prima o poi si perdera' tutto.

    Lea

    Si fai pure, copia quello che vuoi. Se trovi utenti che leggono l'ebraico invitali.
     
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    Ciao Lea.

    La prima parte del tuo intervento, da per scontato che l'arredamento del secondo tempio dovesse ricalcare l'arredamento del primo.
    Pero' e' un presupposto arbitrario.
    La Bibbia ti parla di cherubini all'interno del tempio (arca esclusa) solo nel libro dei re, cioe' per quanto riguarda il tempio di Salomone.

    Giuseppe Flavio in "antichita' giudaiche" fa lo stesso.
    Parla di cherubini solo nel momento in cui parla della cpstruzione dell l'arca, e dell'arredamento del primo tempio.

    Ecco cosa dice per quanto riguarda l'arca:

    Libro III:137 Sul coperchio vi erano infisse due sculture che gli Ebrei chiamano “cherubini”: sono animali alati la cui figura non assomiglia ad alcuna forma vista da uomo, e Mosè disse di averle viste scolpite sul trono di Dio.

    Durante l'edificazione del tempio di Salomone dice:

    Libro VIII:71 - 3. Divise il tempio in due parti: dello spazio più interno, di venti cubiti ne fece un Aditon (impenetrabile); il restante, lungo quaranta cubiti, lo destinò a Sacro tempio. Aprì il muro che divideva una parte dall'altra e vi fece porte di cedro rivestite d'oro e di intagli.
    Libro VIII:72 Davanti a esse distese un panno di candido e finissimo lino dal colore abbagliante: giacinto blu, porpora e scarlatto. Nell'Aditon, largo venti cubiti e lungo altrettanto, sistemò due cherubini di oro massiccio, ognuno dell'altezza di cinque cubiti e con un'apertura d'ali di cinque cubiti;
    Libro VIII:73 non li sistemò lontani l'uno dall'altro, ma in modo che con un'ala toccassero la parete meridionale dell'Aditon e con l'altra la parete settentrionale, mentre le ali interne si congiungevano l'una all'altra in modo da formare una copertura per l'arca posta tra loro. Nessuno può dire o immaginare come fossero gli stessi cherubini.

    Perche Giuseppe Flavio dice che nessuno sa come fossero i cherubini?
    Lui il tempio della sua epoca lo frequentava regolarmente!

    A questo punto non so nemmeno se convenga andare avanti e commentare anche l'episodio del furto dell'arca da parte dei Filistei.
    Dimmi tu.

    Edited by Maurizio 1 - 25/3/2020, 22:43
     
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  11. Lea Sgarbi
     
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    Non posso aiutarti su Giuseppe Flavio perché non l'ho studiato a fondo. Ma conosco un esperto, che scrive in forum biblico, ma non quello ebraico. Ora te lo cerco.
     
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  12. Lea Sgarbi
     
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    E' utente di www.biblistica.eu/index.php si chiama Besàseà, è uno studioso israeliano esperto di nuovo testamento. Ha scritto un saggio in diversi volumi, che in Israele si rifiutano di publicargli per paura che susciti antisemitismo. Nello stesso forum c'è un altro ebreo di nome Noiman. Entrambi conoscono abbastanza bene l'ebraico e l'aramaico. Besàseà conosce anche il greco e altre lingue ed è esperto di Giuseppe Flavio. L'amministratore del sito è un biblista italiano famoso, che irlascia anche attestati di livello accademico. Vai ad invitare questi utenti ed arricchisci il tuo forum. Auguroni.

    Edited by Maurizio 1 - 29/3/2020, 19:52
     
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    Dato che si tratta di persone che non conosco e si trovano in un forum molto piu' importante del mio che tratta le stesse tematiche mi sembrava piu' cordiale porre la questione nel loro forum piuttosto che invitarli nel mio.
    Dunque ho fatto così.
     
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  14. Lea Sgarbi
     
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    Letto, ben fatto, sei stato molto chiaro, speriamo che qualche altro risponda.
     
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    Finalmente la discussione e' partita.
    Invito tutti a prenderne visione
    www.biblistica.eu/viewtopic.php?f=3&t=1822
     
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